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Chiesa di Sant’Apollinare Nuovo

Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, Ravenna, Italia

 

Arcidiocesi Ravenna e Cervia

RAVENNA (RA) | 1998-2001

La Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, fatta erigere dal re goto Teodorico nel 505, fu in origine adibita a Chiesa palatina come luogo di culto ariano. Dopo la riconquista bizantina a metà del VI secolo e la consacrazione al culto ortodosso, fu intitolata a San Martino, vescovo di Tours. Dal 1996 la Basilica è inserita nella lista dei siti italiani patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, all’interno del sito “monumenti paleocristiani di Ravenna”.

Il complesso monumentale di Sant’Apollinare Nuovo è uno dei punti caratterizzanti delle visite turistiche della città di Ravenna. L’intervento di recupero funzionale realizzato nell’ambito delle iniziative per il Giubileo del 2000 ha restituito alla città e una vasta area monumentale compresa tra la Basilica e il Palazzo di Teodorico, comprendendo anche una sala polivalente e un centro di accoglienza per i pellegrini comprensiva di sala ristoro, prospiciente il chiostro. Un intervento complessivo che ha mantenuto la sua funzionalità anche negli anni successivi e che si colloca in un programma articolato per l’accoglienza dei pellegrini e la valorizzazione del patrimonio culturale e religioso della città di Ravenna.

Si tratta di un intervento complesso che si può suddividere in tre sottointerventi:

Restauro della Basilica di Sant’Apollinare Nuovo

L’intervento di restauro della Basilica di Sant’Apollinare Nuovo ha previsto:

  • il restauro degli elementi della facciata monumentale e della controfacciata e in particolare: pulitura dei materiali lapidei, consolidamento degli intonaci, ripristino della muratura faccia a vista;
  • deumidificazione, intonacatura e tinteggiatura delle pareti laterali;
  • realizzazione di scannafossi e di una pavimentazione traspirante nel camminamento del chiostro adiacente la basilica per permettere una maggiore deumidificazione delle murature della basilica stessa, che trovandosi a una quota inferiore rispetto al chiostro soffrono per la vicinanza con il terreno umido;
  • pulitura delle colonne, dei medaglioni in terracotta modellata del marcapiano, delle vele affrescate con tondi raffiguranti Santi, degli stucchi dei sottarchi;
  • restauro della Cappella di Sant’Antonio di epoca barocca;
  • restauro della Cappella dell’Arca di Sant’Apollinare;
  • restauro della Cappella del Sacro Cuore.

Realizzazione del Museo dei Mosaici del cosiddetto “Palazzo di Teodorico”

L’intervento di consolidamento del volume destinato alla realizzazione del Museo dei Mosaici del “Palazzo di Teodorico” ha previsto:

  • la ristrutturazione della canonica cinquecentesca adiacente alla Basilica cui si accede tramite il chiostro antico;
  • il consolidamento delle colonne e delle chiavi del chiostro che sorreggono il solaio del Museo;
  • il consolidamento del solaio della Canonica;
  • il consolidamento della volta dell’absidiola di destra della basilica sottostante il solaio del museo;
  • la realizzazione di un pavimento industriale nella sala destra destinata a Museo.

Recupero dei volumi edilizi tra la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo e il “Palazzo di Teodorico”

Gli interventi di recupero dei volumi edilizi tra la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo e il cosiddetto “Palazzo di Teodorico” hanno riguardato:

  • la ristrutturazione dell’ex Cinema Corso, destinato a sala polivalente con 195 posti a sedere,
  • la ristrutturazione della galleria del cinema con destinazione a sala conferenze;
  • la realizzazione di un centro di accoglienza per i pellegrini con annessa sala ristoro di 120 posti;
  • la realizzazione di un Bookshop di servizio alla Basilica;
  • la realizzazione di un appartamento destinato al custode del complesso basilicale.

LAURA N. ADMINISTRATION

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